
Palomar goes to the City
NOTE BIOGRAFICHE DEL REGISTA

Mario Kreill è un videomaker italo-tedesco. È nato a Roma, in Italia. Frequenta il liceo scientifico “CineTV Rossellini” dove si diploma nel 2016 con una tesi in stop-motion, e un cortometraggio di animazione di laurea. Ha poi frequentato un Master in Produzione Cinematografica e Sceneggiatura presso l’Università La Sapienza di Roma. Dal 2017 lavora per la Rai, la televisione pubblica italiana. nel 2018 fonda “Fantasmagorie Studio”, specializzato in stop motion, e tiene laboratori con bambini e adulti.
Lo scenario del film è reale e fantastico allo stesso tempo, ma è continuamente pervaso da un’atmosfera magica. C’è una città simile al Mago di Oz, un elefante su una strada del mare, un luogo accogliente sul tetto di una stazione di servizio, in contrasto con gli elementi più “reali”: l’autobus, una donna, il mare, il passare del tempo. Elementi magici si fondono in ciò che è reale, ma soprattutto è una progressione che segue la prospettiva di Palomar. Più il suo desiderio smette di essere una curiosità infantile verso il mondo – diventando un sentimento adulto per una donna – più prevalgono gli elementi reali.
La tecnica sostiene questa atmosfera. È una sintesi tra disegno su carta e stop motion.
Per ogni sequenza, a differenza della tradizionale tecnica del disegno su carta, l’artista Fulvio Bucelli ha lavorato sullo stesso foglio, modificando il disegno attraverso varie cancellature e nuove linee. Ogni volta che sono state fatte alcune cancellature e linee, viene scattata una foto, come richiede lo stop motion. L’animazione viene quindi completata modificando i fotogrammi insieme.
I nostri riferimenti sono stati alcune avanguardie artistiche del primo Novecento e artisti come i futuristi Balla e Boccioni.